Nell'ambito immobiliare il mutuo è un contratto di finanziamento a medio/lungo termine richiesto per l'acquisto o la ristrutturazione di una casa o di un appartamento, il cui contratto viene stipulato fra un richiedente e un concedente (es. Istituto di credito), attraverso l'erogazione di una somma di denaro. Tale somma di denaro verrà poi rimborsata dal richiedente, attraverso un apposito piano di ammortamento, tramite rate mensili, trimestrali o semestrali comprensive degli interessi + lo spread (il guadagno della Banca, valore stabilito contrattualmente che rimane fisso nel tempo).
La durata dei mutui può essere di 5, 10, 15 o 20 anni, ma può arrivare anche a 25/30 anni.
Normalmente il mutuo copre fino all'80% del valore dell'immobile, ma alcune Banche finanziano fino al 100%, ma a condizioni più onerose o con richiesta di garanzie aggiuntive.
Il mutuo ipotecario avviene per atto pubblico, con il quale il notaio iscrive ipoteca legale e volontaria di primo grado sul bene immobile, per un valore cauzionale di solito pari al doppio del valore del mutuo stesso, a garanzia dei pagamenti.
Sul mutuo ipotecario gli interessi passivi sulla prima casa (se adibita ad abitazione principale entro 12 mesi dall'acquisto) possono essere detratti dall'Irpef, nella misura del 19% su un importo massimo complessivo di euro 3.615,20.
Il tasso di interesse è la percentuale di interesse sulla somma erogata.
Può essere:
Fisso: se l'importo della rata del mutuo rimane invariata durante tutta la durata del prestito.
Variabile: se l'importo della rata varia in base a dei parametri di riferimento, legati al costo del denaro.
Misto: se l'importo della rata viene calcolato, in tempi e periodi determinati, sia dal tasso fisso che dal tasso variabile.
Con tasso d'ingresso: se l'importo della rata viene calcolato, solo per il periodo iniziale, con un tasso agevolato (tasso di ingresso appunto), mentre successivamente l'importo viene ricalcolato in base al tasso fisso e/o variabile (tasso a regime).
L'ipoteca è un diritto reale di garanzia che attribuisce al creditore, ovvero l'Istituto erogante il mutuo, il potere di espropriare il bene oggetto dell'ipoteca (appartamento o casa), al fine di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dalla vendita del bene stesso, nel caso in cui i termini di pagamento non venissero rispettati.
L'ipoteca avviene per atto pubblico (davanti a un notaio) e si estingue automaticamente dopo 20 anni, quindi per mutui di durata superiore va rinnovata.
L'istruttoria è la fase che segue la richiesta di ottenere un mutuo: durante tale fase la Banca compie un'attenta verifica delle capacità di rimborso dei richiedenti; soprattutto la "capacità di credito" (volta a valutare eventuali passate insolvenze), la "capacità di reddito" (attitudine a produrre nel tempo un reddito sufficiente a pagare le rate del mutuo) e il valore del bene immobile su cui si iscriverà l'ipoteca.
Qualora l'esito dell'istruttoria non fornisca sufficienti garanzie di restituzione del prestito, la Banca respinge la richiesta.